Primavera, Tu a che punto sei?

“…nel mondo c’è un ordine naturale di farmacie, poiché tutti i prati e i pascoli, tutte le montagne e le colline sono farmacie, nella natura tutto il mondo è una farmacia che non possiede neppure un tetto”. 

Paracelso (1493-1541).

La frase di Paracelso ci fa capire come la Natura fornisce mezzi, rimedi o suggerimenti utili, in qualsiasi istante.

Questi momenti si ripetono ogni anno, da sempre, incessantemente attraverso le Stagioni con i loro cambiamenti climatici, in un movimento circolare. Ogni Stagione, nella sua Ciclicità, ha un senso, ha un progetto.

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Il Melone – miti e leggende

Una leggenda del popolo Armeno racconta che una mattina un cetriolo iniziò a cantare, convinto di essere il migliore tra tutti i frutti. Lo sentì il melone, che decise di dargli una lezione di modestia, gli si accostò e disse:” Tu sei certo il migliore fino a quando non ci sono io, ma appena io sono maturo, chi si ricorda più di te?”.

Il racconto è breve ma ci fa capire come il melone sia uno dei frutti più gustosi e saporiti dell’estate fin dalla notte dei tempi e particolarmente buono se servito fresco.

Origine: il Melone (Cucumis melo – famiglia delle Cucurbitacee) ha presumibilmente la sua origine in Asia. Arrivò in Italia attraverso l’Egitto, nel periodo della Roma Imperiale, anche se in Sardegna ci sono tracce più antiche che ci portano indietro nel tempo fino al 1100 – 1300 a.C..

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Caldo, afa e spossatezza: bevi un estratto di energia!

Trascorrere ore ed ore sotto l’ombrellone al mare oppure all’aperto in montagna comporta per il nostro organismo un grande sperpero di energia, perdita di acqua e di sali minerali nonché un generico senso di spossatezza.

Cosa fare per ricaricarsi di energia e ripartire di slancio?

Forse la soluzione potrebbe essere questa. In casa ma anche in qualche bar potremmo gustare delle deliziose bevande di frutta e/o verdura, ottenute con gli estrattori.

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Immergiti nella Natura

“Non c’è tristezza che, camminando, non si attenui e lentamente si sciolga”  – (R. Battaglia)

Quante volte ci lamentiamo di essere stanchi e svogliati? Come ritrovare le energie mentali? Come ricaricare le “pile scariche”?

Alcune persone risponderebbero a questa domanda affermando che esiste un luogo disponibile per tutti e a costo zero che si chiama Natura.

Nulla di più semplice come il trascorrere del tempo immersi nella Natura e passeggiare tra i prati incontaminati, montagne o spiagge, per rigenerarsi e riprendere vigore.

Risposta banale, mera intuizione o altro?

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Per i malanni di stagione: l’Acerola, cassaforte di vitamica C.

La natura causa e cura le malattie, ed è quindi necessario che il medico conosca i processi della Natura, l’uomo invisibile al pari dell’uomo visibile. (Paracelso)

A novembre le sindromi da raffreddamento e quelle influenzali sono sempre più insistenti.

Diventa importante avere un sistema immunitario forte e reattivo e potrebbe essere utile il frutto dell’acerola con le sue proprietà e con il suo carico di vitamina C. Non a caso l’acerola è un’ottima miniera di questa vitamina.

A causa della sua alta concentrazione di vitamina C, è oggi venduto come integratore naturale con proprietà immunostimolante e “antiage” (antiossidante). L’Acerola contiene da 1 a 4,5% di vitamina C (da 1.000 a 4.500 mg / 100 g) nella porzione commestibile del frutto. Questo valore supera di gran lunga il contenuto di vitamina C in arance sbucciate (circa 0,05 o 50 mg / 100 g).[1]

L’acerola (Malpighia glabra) è originaria del Brasile ma sostanzialmente cresce spontanea in America Centrale, in Texas e in Florida. È chiamata anche ciliegia delle Barbados o ciliegia portoricana. Il frutto di Acerola è un frutto rosso brillante, molto succoso, simile, proprio, alla ciliegia.

Tradizionalmente i frutti sono stati usati come sostegno nella dissenteria, nella diarrea e nei disturbi del fegato.

Il contenuto di vitamina C nell’acerola varia in base alla maturazione (il più alto nel verde e il più basso nel frutto completamente maturo). Inoltre varia con la stagione e il clima.

Questa frutto contiene anche la vitamina A, la tiamina, la niacina, il calcio, il ferro, fosforo e magnesio.

Perché la vitamina C è importante? La vitamina C rafforza il sistema immunitario e sostiene la costruzione delle cellule di collagene. La vitamina C è nota per essere un antiossidante efficace. In un altro studio, è stato dimostrato che l’estratto di acerola potenzia l’attività antiossidante [2]degli estratti di soia e erba medica, agendo sinergicamente e può essere utile nella malattia coronarica.

Eventuali controindicazioni non sono state ancora identificate e mancano informazioni sulla sicurezza e l’efficacia in gravidanza e allattamento;

Effetti collaterali[3]: grandi dosi possono causare disturbi GI. Il dosaggio prolungato e massiccio può predisporre alla formazione di calcoli.

In tossicologia la vitamina C è facilmente eliminata dal corpo e non è tipicamente associata alla tossicità.

Fonte:

[1] Acerola. Review of Natural Products. factsandcomparisons4.0 [online]. 2005. Available from Wolters Kluwer Health, Inc. Accessed April 16, 2007. – https://www.drugs.com/npc/acerola.html

[2] http://nattrop.com/gated/acerola.html

[3] Leung AY, Foster S. Encyclopedia of Common Natural Ingredients Used in Food, Drugs, and Cosmetics . 2nd ed. New York, NY: J. Wiley and Sons; 1996:6-7.

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Pillole di Benessere_2021 2° ciclo

“Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata”

(Albert Einstein)

Siamo felici di ripartire Lunedi 13 settembre alle ore 21,00 con un nuovo ciclo di incontri per promuovere la conoscenza delle discipline naturali e della relazione d’aiuto, validi coadiuvanti del benessere psico-fisico: per star meglio con sé stessi, con gli altri e vivere più felici.

Pillole di benessere_2021 2° ciclo
Calendario 2° ciclo incontri

Il primo incontro on line di Pillole di Benessere 2021 2° ciclo sarà dedicato a :”Le piante e i rimedi di sostegno per l’autunno”.

Da sempre l’uomo ha utilizzato erbe e aromi con proprietà benefiche per sostenere il proprio Benessere. Le varie tradizioni erboristiche hanno classificato questi rimedi naturali in piante officinali e piante aromatiche.

In questo incontro parleremo delle piante che ci possono aiutare al passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale che ci chiede di purificarci prima e rinforzare le difese immunitarie dopo e affrontare cosi con pù serenità l’autunno e l’inverno preservandoci dai malanni autunnali ed invernali con i doni della natura.

Per partecipare all’incontro e allo scopo di anticipare la propria presenza invia una mail a scrivi@fabriziafinotto.it.

La calendula, il rimedio dell’estate.

Conosciuta anche con il nome di Garofano di Spagna, la calendula è una pianta erbacea molto apprezzata in fitoterapia. Di questo pianta la tradizione erboristica utilizza le foglie e i fiori.

I fiori sono dei capolini con colore variabile dall’arancio al giallo e fioriscono dalla primavera all’estate: sbocciano quando splende il sole e sono sempre rivolti verso la luce, si chiudono al tramonto.

Le Proprietà sono da rintracciare in un olio essenziale, nell’acido salicilico e in alcuni principi amari.

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Autunno: anticipa i malanni di stagione

Il momento più adatto per iniziare a fortificare il sistema immunitario è il mese di ottobre. Avere un sistema immunitario forte è alla base del benessere per il successivo periodo invernale.

Se è vero quello che disse il filosofo Ludwig Feuerbach ovvero che “Noi siamo quello che mangiamo”, un’alimentazione sana e stagionale, composta da frutta, verdura, cereali integrali, proteine e fermenti vivi, è in grado di fornire all’organismo tutto quello che necessita per tenere alto lo scudo immunitario.

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L’Estate con il Solleone? Meglio fare il pieno di antiossidanti.

“Quando il cardo fiorisce e da un albero la cicala canora diffonde l’armonioso frinire battendo le ali, è giunto il tempo dell’estate, all’ombra e con il cuore sazio, beviamo allora il vino generoso godendo del dolce alitare di Zefiro sul viso.” (Esiodo)

Arriva l’estate e con essa arrivano le cosiddette “ondate di calore” che arroventeranno le nostre ore diurne e notturne.

La canicola estiva potrebbe generare malesseri tipo: stanchezza, mal di testa, senso di confusione, insonnia non abituale oppure patologie più importanti come i collassi circolatori.

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Usare le erbe medicinali_parte 1

Guarda il cielo: Guarda il Sole e le Stelle. Osserva la bellezza della natura..
E adesso, rifletti. Quanto grande è il diletto che Dio da all’umanità con tutte queste cose..
La natura intera è a disposizione dell’umanità…
Dobbiamo lavorare insieme a lei. Perché senza di essa non possiamo sopravvivere.

Ildegarda di Bingen – tratto da In Principio era la gioia

Da sempre l’uomo ha utilizzato erbe e aromi con proprietà benefiche per sostenere il proprio benessere. Le varie tradizioni erboristiche hanno classificato questi rimedi naturali in piante officinali e piante aromatiche.

Nel 1980 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha formulato una definizione più dettagliata riguardo la “pianta medicinale” ovvero ogni vegetale che contiene, in uno o più dei suoi organi, sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o preventivi, o che sono i precursori di sintesi chimico-farmaceutici.

È evidente che alcuni rimedi vegetali possono essere consumati quotidianamente sotto forma di aromi sul cibo, frutta, verdura oppure succo fresco, ma altri no.

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